Si dissolve la realtà nel sonno leggero

Napoli 2024

Dimensioni: 130x46x46cm

Materiali: Argilla cotta, ottone e legno

Curato da: Attiva Cultural Projects, Letizia Mari e Martina Campese

Installation view presso “Premio Generazioni Art Days II edizione” Accademia di Belle Arti di Napoli, Largo Nanni Loy. (Napoli).

Il progetto è un’installazione site-specific realizzata per il Premio Generazioni Art Days quarta edizione: La foresta di fili. Ispirato alla fiaba La Pulce di Giambattista Basile, parte della celebre raccolta Lo cunto de li cunti. Esso è composto da tre strutture separate, due di argilla rossa e una di argilla bianca (Caolino), con all’interno tre uova di bronzo. La terza struttura, posta all’apice, culmina con un ramo ritrovato lungo la costa di Torre Annunziata (Napoli). Il lavoro nasce dall’esplorazione del rapporto tra il magico e il reale, considerando la storia narrata da Basile, dove l’ospitante (il Re) si piega al parassita (la Pulce), la scultura crea un cortocircuito simbolico. Fungendo da contenitore e dimore per le piccole uova, essa richiama l’assurdità e all’astratto, indagando il rapporto contemporaneo tra l'abitante e la casa, estendendo questo legame a un concetto più ampio che include la Terra.