Nunzia Ascolese

SOTTO IL NASO

2025
Dimensioni variabili dallo spazio, lamina 20x20 cm, naso 15x7x5 cm
Alluminio

L'installazione nasce da un'indagine critica sul rapporto tra abitante e il territorio vesuviano, maturata attraverso un'esperienza diretta sul luogo.

SI DISSOLVE LA REALTÀ NEL SONNO LEGGERO

2024
130x46x46cm
Argilla cotta, ottone e legno

Il progetto è un'installazione site-specific realizzata per il Premio Generazioni Art Days quarta edizione: La foresta di fili. Ispirato alla fiaba La Pulce di Giambattista Basile, parte della celebre raccolta Lo cunto de li cunti.

ABITARE IL CONFINE

2024
25X16X15cm
Marmo e Paraffina

Un uovo chiuso, invaso da una spina dorsale, riflette sul confine tra protezione e violazione, contenimento e identità, rivelando ciò che resta nascosto ma mai del tutto accessibile.

ACCECATO DAL DESIDERIO DIMENTICO CHI ERAVAMO

2023
150x80x40cm
Legno, Specchio, Neon

Installazione che esplora il tema della memoria e dell'identità attraverso l'interazione tra materiali diversi, creando un dialogo tra solidità e riflesso.

QUESTA TERRA NON MI APPARTIENE

2024
30x30x20cm
Vetro, PLA, Terreno, Foglia d’oro

Una porzione di terra,prelevata, isolata, sottratta al suo contesto naturale, si fa oggetto e simbolo di una fragile relazione interrogandosi sul doppio significato di terra come suolo da possedere mondo da abitare.

UNA VOLTA ERO 6756

2024
Dimensioni variabili dallo spazio, Teschio: 18x29x17cm, Marmo: 4x9x6cm, 1x7x4cm, 1.5x5x3cm.
Elementi organici, Marmo, Sabbia

Un teschio ritrovato diventa simbolo di memoria e identità perduta, trasformando un frammento anonimo in testimonianza silenziosa di una vita dimenticata.

NORD, SUD, OVEST ED EST: QUAL È LA DIREZIONE GIUSTA QUANDO PERDI LA STRADA

2023
130x30x30cm
Cemento, Monitor

Installazione video site-specific per la mostra "Casa" al Palazzo della Cultura di Potenza. Una struttura in cemento accoglie due video e i punti cardinali, mettendo in dialogo intimità domestica e spazio urbano, in un riflesso sul legame tra abitare e memoria del territorio.

SOLO UN SASSO

2023
115x40x43 cm
Pietra del Vesuvio, Vetro, Ferro

Una roccia vulcanica, chiusa in una teca, richiama la forma della Terra. Lo spettatore la osserva da lontano, esplora i suoi dettagli con una lente. È materia, memoria, frammento di un mondo esaurito. Solo avvicinandosi si legge: "Solo un sasso". Un invito a rivedere il nostro rapporto con ciò che ci circonda.